Il cartomago mischia un mazzo di carte e serve cinque mani di poker, una per se' e le altre a quattro ipotetici giocatori. Mostra che tutti hanno dei punti molto bassi mentre egli vince con un full. Afferma che distribuira' altre cinque mani, servendo pero' a tutti dei punti migliori, cosicche' ciascuno possa puntare. Il mazzo e' mescolato nuovamente e altre cinque mani servite. Prima che i giocatori vedano il punto, il prestigiatore da' l'opportunita' a ciascuno di scambiare la propria mano con la sua. Non ostante cio' il cartomago riesce a vincere lo stesso. Successivamente gioca con uno solo degli spettatori. Mescola dieci carte, prende le prime due e chiede alla persona del pubblico quale delle due vuole per se'. Il prestigiatore prende quella rimasta. Lo stesso procedimento e' ripetuto finche' lo spettatore non ha scelto cinque carte. Anche questa mano pero' e' vinta dal cartomago. Per il finale, l'esecutore mischia dieci carte e ne serve una coperta sia per se', sia per lo spettatore, per iniziare una mano di teresina. Le restanti carte sono servite faccia in alto, lo spettatore ha sempre l’opportunita' di scegliere quale prendere per se' o di scambiarle con quelle del prestigiatore. Puo' persino decidere di scambiare le carte coperte e, al termine, anche tutte le proprie con quelle del cartomago. Non ostante tutta la liberta', il prestigiatore risultera' sempre vincente.