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Idee sparse, ma riordinate, per il B-Wave senza l'utilizzo di carte truccate.

Max Barile

 

La storia:

 

Da qualche tempo io ed il mio amico Mimmo Cece, valente cartomago, ci interroghiamo filosoficamente sulla magia ed ultimamente ci siamo soffermati sull'efficacia di un famosissimo effetto: il B-Wave. Il motivo? Ci siamo chiesti se l'effetto non sia pieno di troppe certezze.

La routine e' nota: il mago racconta di avere i quattro Re in un mazzo di quattro carte. Ne fa pensare uno e neanche a farlo apposta il Re scelto e' l'unico ad avere il dorso dal colore differente, e' l'unico ad essere di dorso nel mazzetto e come se non bastasse le altre carte sono bianche.

Il pubblico pensera' che era tutto gia' scritto perche' e' troppo perfetto. “Ah, vabbe'... se il mago era cosi' sicuro ha pilotato tutto dall'inizio”. Per contro se l'effetto terminasse con il Re scelto con il dorso diverso e girato nel mazzo, continuando ad avere intorno gli altri Re regolarmente stampati, allora si' che nel pubblico si instillerebbe il pensiero della magia. Si', proprio in virtu' del fatto che gli altri Re sono li' al loro posto. Questa l'idea alla quale siamo arrivati. L'idea e' stata sviluppata, quasi per caso, durante l'ultimo Close-up Magic Symposium organizzato da Giacomo Bertini.

Durante la seconda giornata del congresso ho rivisto con piacere una mirabolante promessa della magia italiana: Riccardo Negroni. Riccardo stava giocando con una carta speciale trovata nel suo mazzo Aristocrat. Un sette supplementare con il dorso dal colore differente. Nell'ultimo mazzo Bicycle che ho aperto durante una serata, a sorpresa, ho trovato un asso di picche con il dorso differente. Inutile dire che l'ho subito utilizzato per l'Opener di Garcia. Se non e' magia questa... tornando a Riccardo, gli ho parlato dell'idea di poter realizzare un B-Wave senza l'uso delle tre carte bianche. L'idea gli e' piaciuta e subito ha cominciato a fare delle prove: occorreva innanzitutto un pretesto per prendere “casualmente” i sette dal mazzo e quindi poter eseguire con questi la routine in odor di B-Wave. Il secondo passo consisteva nel far si che la scelta finale dello spettatore finisse sul sette con il dorso differente. Per la prima ha provato il “Perfect Stop Trick” di Marlo. Qualcosa pero' non convinceva. Ho suggerito la forzatura della carta al settimo posto, per intenderci quella spiegata su “Stupire”, che dovrebbe essere attribuibile a Frank Taylor. Per la selezione finale del sette con il dorso differente Riccardo sceglieva “la scelta del mago” che mi dice aver visto a Colin Mc Leod nel suo box di 4 dvd “Opening Minds”. Il risultato finale e' quantomai funzionale. Ecco quindi la prima routine:

BN-Wave

Preparazione:

avete nel mazzo a dorso blu una carta, supponiamo un sette, con il dorso rosso. Potete scegliere se togliere il sette corrispondente con il dorso regolare o se lasciarlo verso il fondo al mazzo dove restera'.

Mettete in settima posizione uno degli altri sette a dorso blu. Supponiamo il sette di cuori. Gli altri due saranno sparsi nel mazzo come pure quello con il dorso rosso (ma dopo le prime dieci, quindici carte).

Effetto:

chiedete ad uno spettatore di dirvi un numero tra cinque e dieci. Le possibilita' saranno: 5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10. Procederete cosi':

  1. Lo spettatore dice cinque: togliete cinque carte dalla cima del mazzo e mostrate apparentemente la sesta eseguendo una doppia presa.

  2. Lo spettatore dice sei: togliete sei carte e mostrate regolarmente la carta seguente.

  3. Lo spettatore dice sette: contate regolarmente sette carte e mostrate la settima.

  4. Lo spettatore dice otto: contate le carte a coppie (a voce alta, dicendo “due, quattro, sei, otto”) fermandovi sulla quarta coppia. Mostrate la carte in cima alla coppia che passera' per l'ottava ma che in realta' e' la settima.

  5. Lo spettatore dice nove: contate le carte a tre per volta fermandovi sulla terza terzina mostrando la carta in cima. Sembrera' la nona carta ma in realta' sara' ancora una volta la settima carta.

  6. Lo spettatore dice dieci (caso raro). Procedete contando le prime tre volte a coppia (“due, quattro, sei”) e prendendo le seguenti quattro carte insieme (“e dieci”) prendendo la carta in cima. Che sara' sempre la settima.                                                                                                                                           

Siccome non ci piaceva al cento per cento questo modo di far scegliere la carta abbiamo pensato ad un'alternativa.

 

Preparazione 2: Metti nel mazzo 3 dei sette tutti vicini a circa un quarto del mazzo. 

 

Fate scegliere la carta utilizzando la forzatura classica. In questo caso sara' veramente difficile sbagliarla visto che i tre sette sono vicini. Quale che sia il metodo scelto per forzare il sette, dopo averlo preso dal mazzo dite: “Bene, visto che la carta cosi' selezionata e' un sette, faro' il gioco utilizzando anche gli altri tre sette”. Aprite le carte a nastro tenendo il mazzo a faccia in alto e recuperate gli altri tre sette, tra i quali quello con il dorso contrastante. Tenete i sette a faccia in alto, prendeteli due per mano. Rosso/Nero. Adesso operate la “scelta del mago”. Dite allo spettatore che dovra' compiere due scelte. Una conscia ed un inconscia (che spiegherete essere quella piu' importante). Cominciate con la scelta conscia. Fategli prendere due delle quattro carte e supponiamo che non vi sia il sette con il dorso differente. Si mescolano le due restanti carte sempre a faccia in alto e si invita lo spettatore a prendere una delle due a sensazione. La scelta inconscia. Se prende quella giusta siete a posto altrimenti la si esclude con le altre due e si procede con l'altra. Per contro se lo spettatore scegliesse subito la coppia con la carta giusta si useranno le carte scelte e si chiedera' di fare con queste la scelta inconscia. "Il tuo inconscio e' molto potente e ti servira' per fare la scelta piu' importante".

A questo punto siete pronti per il finale. Che puo' avvenire in due modi diversi:

mostrando subito il dorso dal colore differente della carta selezionata oppure eseguendo prima una conta di Emsley. Mostrerete che tutte e quattro le carte hanno il dorso blu ma poiche' lo spettatore ha avuto una sensazione circa il sette di cuori ecco che questo cambia trasformando il proprio dorso da blu in rosso.

 


BC-Wave

 

Il giorno dopo, ero in viaggio di ritorno verso casa, chiamo Mimmo al telefono e gli racconto l'accaduto. Gli piace l'idea ed ecco pronti i suoi suggerimenti ed un'idea aggiuntiva.

 

Occorente: quattro carte, supponiamo Assi, due carte nere con il dorso rosso e due carte rosse con il dorso blue.

Mettetele insieme a faccia in alto e siete pronti per cominciare.

 

Effetto: mostrate i quattro assi a faccia in alto. Chiedete ad uno spettatore se preferisce il colore nero, picche e fiori, od il colore rosso, cuori e quadri. Quale che sia la risposta mettete in cima la coppia scelta. Supponiamo rosso. Adesso chiedetegli se preferisce cuori o quadri. Mettete l'asso scelto come primo sul mazzetto a faccia in alto. Supponiamo quadri. Girate il mazzetto dei quattro assi a dorso in alto. Eseguite una conta di Emsley. Si vedranno scorrere due carte dal dorso rosso, una dal dorso blue (l'asso scelto) che lascerete sporgente, in un "out-jog" esagerato, dal mazzetto ed una terza dal dorso rosso che si fermera' in cima sopra la carta sporgente. Rigirate il mazzetto a faccia in alto. La carta dal dorso differente e' l'asso scelto liberamente dallo spettatore. Togliete questa carta dal mazzetto e mettetela sul tavolo. Ora dovete concludere mostrando che tutte e tre le carte rimaste hanno il dorso dello stesso colore. Procedete come segue: passate in cima l'ultima carta. Tenete il mazzetto nella mano sinistra. Spingete con il pollice la carta in cima nel palmo della mano destra. Girate insieme le mani dorso in alto mostrando il dorso di due carte (in realta' il dorso di quella singola nella destra e la prima della coppia rimasta nella sinistra che nascondera' il dorso della carta sotto di essa). Ritornate con le mani a palmo in alto e lasciate cadere sul tavolo le due carte delle quali avete apparentemente mostrato i dorsi. Vi liberete cosi' della carta con il dorso differente che era nella mano destra. Avete appena eseguito la conta "Orlam".

Ribaltate di nuovo la mano sinistra mostrando il dorso della carta rimasta. In realta' quello che avete gia' mostrato poco prima. Buttate la carta sul tavolo ed avete finito.

Facendo alcune prove ho utilizzato la “Rumba-Count” di Vallarino al posto della "Orlam". E' ugualmente efficace. In questo caso il mazzetto sara' gia' pronto per la conta e non dovrete portare alcuna carta da sotto a sopra.

Buon divertimento.

 

Max Barile

 

 

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