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IL SET DI BIGLIETTI DA VISITA "Con.Con"

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IL SET DI BIGLIETTI DA VISITA "Con.Con"
di Rino Panetti

Tecniche e Routine

 

PARTE 1 - Tecnica

Il set di biglietti da visita: composizione e versatilita'

 

1.     Il bisogno -> l'idea... oppure l'idea -> il bisogno? (in altre parole: ogni problema ha una soluzione... o ogni soluzione ha un problema?):

 

L'idea era quella di realizzare un mazzetto di biglietti da visita che sfruttasse contemporaneamente due principi (e, quindi, le corrispondenti applicazioni):

1)     Mazzo contrassegnato

2)     Mazzo conico.

 

Riguardo il primo principio (mazzo contrassegnato), ovviamente nulla di nuovo. Da segnalare che mi interessava sfruttare anche la logica della "sequenza".

 

Riguardo il secondo principio (mazzo conico), mi intrigava l'idea di avere un mazzo di biglietti conico pur in presenza di un mazzo evidentemente "one way" come sono i biglietti da visita. In questa situazione, capovolgere un biglietto per sfruttarne la "conicita'" avrebbe reso evidente anche l'identificazione del biglietto (quello con il dorso capovolto): una situazione, quindi, teoricamente poco utile. Eppure avevo diverse idee per questo principio... se solo avessi potuto superare questo ostacolo ...

...e cosi' ecco il mio set di biglietti da visita.

La combinazione del metodo di contrassegnazione (con inclusa la logica della sequenza) con il metodo della conicita' (cosi' come da me pensato per superare l'ostacolo sopra indicato), a mio avviso attribuisce ulteriore forza e versatilita' a questo set di biglietti, maggiore della semplice somma dei due distinti metodi.

 

Scopriamo dunque come e' strutturato questo set di biglietti.

 

 

2.     Terminologia:

 

-         dorso del biglietto: lato contenente le scritte con i miei riferimenti (nome, indirizzo,...)

-         faccia del biglietto: lato bianco.

 

 

3.     Composizione del set di biglietti:

 

Ciascun set completo di biglietti e' composto da 12 biglietti, a loro volta scomponibili in due sotto gruppi di 6 biglietti.

Naturalmente:

- un mazzo di biglietti puo' essere composto da piu' serie di set dodici biglietti

- secondo l'occorrenza (e la necessita' di specifici effetti) e' possibile utilizzare anche un numero minore di biglietti (un numero minore di 6)

 

Nel prosieguo considereremo la strutturazione di un set completo di 12 biglietti.

 

 

4.     Costruzione del set completo di biglietti (12 biglietti):

 

I biglietti sono segnati sul dorso.

Consideriamo un set completo di biglietti (12 biglietti).

Questo set completo, e' composto da due sotto-gruppi di 6 biglietti, che si differenziano tra loro:

a)     per criteri di identificazione

b)     per verso della "conicita'"

 

 

Composizione del primo sotto-gruppo di biglietti (6 biglietti):

 

a)     Criterio di identificazione

 

il contrassegno di ciascun biglietto e' nel numero di telefono di casa presente sul dorso dei biglietti, in questo modo (ovviamente nulla di nuovo):

 

primo biglietto:0746.2102181

secondo biglietto: 0746.2102182

terzo biglietto: 0746.2102183

quarto biglietto: 0746.2102184

quinto biglietto: 0746.2102185

sesto biglietto: 0746.2102186

 

Si noti come l'ultima cifra (scritta in grassetto solo per agevolare la spiegazione; nella realta' dovra' avere lo stesso tratto delle altre cifre) di ciascun numero di telefono e' una cifra aggiunta rispetto al vero numero di telefono (0746.210218) ed e' in sequenza da 1 a 6.

 

E' bene (ma non indispensabile) che il "contrassegno" (e, quindi, il numero di telefono) sia in basso a sinistra del dorso del biglietto (come del resto non e' insolito vedere nei biglietti da visita): questo per aumentarne la visibilita' durante il normale maneggio dei biglietti (ad esempio, apertura tipo ventaglio/scorrimento tra le mani dei biglietti)

 
 

 

 

 

 


[nota bibliografica:

L'idea di contrassegnare i biglietti da visita in questo modo si deve a Larry Becker.

Nel volume "Stunner Plus" (Syzygy Press, terza edizione 2002), a pagg. 323 ("What Goes Around"), egli ricorda che nel numero di Luglio 1958 della rivista Genii comparse il suo effetto "Super Annemental Routine", il quale prevedeva l'uso del codice postale per questa "marcatura" dei biglietti. Becker, nelle stesse pagine di quel volume, tratteggia poi i successivi sviluppi di questa idea]

 

b)     Conicita'

 

Oltre ad essere contrassegnati, i biglietti sono "conici" (come le carte coniche), con il lato corto destro piu' stretto del lato corto sinistro (sotto un disegno "esagerato"):

 

 

Composizione del secondo sotto-gruppo di biglietti (6 biglietti):

 

a)     Criterio di identificazione

 

la logica del contrassegno e' la stessa (serie di biglietti da 6), ma il codice utilizzato e' leggermente diverso, eccolo:

07462102181

07462102182

07462102183

07462102184

07462102185

07462102186

Come si puo' osservare, guardando attentamente, la differenza rispetto ai biglietti del primo sotto-gruppo e' che non c'e' il puntino tra prefisso e numero.

In tal modo si ha la possibilita' di:

-         a mazzo completo (120 biglietti, ad esempio), distinguere 12 biglietti (serie di 12 biglietti)

-         disporre comunque di due miniserie di 6 biglietti, per diverse opzioni di utilizzo (si veda dopo, la parte dedicata agli effetti, per alcune idee).

 

 

b)     Conicita'

in questo secondo gruppo di biglietti, e' il lato corto sinistro ad essere piu' stretto di quello destro (visione "esagerata"):

 

 
 

 

ATTENZIONE, NOTARE!!:

Con questa conicita' "invertita" dei due sotto-gruppi di biglietti, se un biglietto del primo sotto-gruppo viene inserito tra i biglietti del secondo sotto-gruppo (o viceversa) e' immediatamente "prelevabile" al tatto.

Ma perche' e' necessario avere un orientamento opposto del lato corto tra i due sottogruppi? La risposta, dopo la premessa iniziale, dovrebbe essere chiara, ma torniamo a puntualizzarla:

Questa conicita' "incrociata" (o opposta) dei due sotto-gruppi di biglietti e' necessaria in quanto occorre considerare che i biglietti da visita sono "one way" per via del testo presente sul loro dorso; non e' quindi possibile capovolgere un biglietto ed inserirlo al contrario nel mazzetto in quanto si noterebbe subito il diverso orientamento (in sostanza, si avrebbe un biglietto con il testo capovolto rispetto a tutti gli altri biglietti utilizzati).

Invece, con un mazzo conico cosi' composto (set di 12 biglietti), si puo' inserire un biglietto del primo sotto-gruppo di sei biglietti nell'altro sotto-gruppo:
I- senza capovolgere quel biglietto (e, quindi, conservando la stessa "direzione" delle scritte sul dorso) ma poterlo comunque immediatamente ritrovare al tatto (conicita')

II- e identificarlo immediatamente grazie alla logica del contrassegno.

Ancora piu' in sintesi:

un biglietto di un sottogruppo inserito tra i biglietti dell'altro sottogruppo, e':

1.      riconoscibile grazie al contrassegno

2.      immediatamente prelevabile, grazie alla diversa conicita'.

 

Come detto si puo' immaginare un mazzo composto da piu' set completi di questi 12 biglietti. Ad esempio, 120 biglietti: 12 set completi, ripetuti 10 volte e composti da due sotto-gruppi.

 

Di seguito, a titolo di esempio, si presentano tre possibili effetti che sfruttano uno o entrambi i principi contenuti in questo mazzo (Contrassegno + Conicita') e, quindi, la sua versatilita'.

In particolare, il secondo effetto ("Geneticamente modificato!") e' un esempio di impiego congiunto di entrambi i principi.

E' inutile specificare come le possibilita' di utilizzare al meglio il Set di Biglietti Con.Con sono limitate solo dalla fantasia dell'utilizzatore e i tre effetti riportati a seguire sono esempi semplicissimi. Le routine ideabili sono praticamente infinite (si pensi se poi si combina il Set Biglietti Con.Con con buste o altri oggetti).

 

PARTE 2 - Routine

Effetti con i Biglietti da Visita "Con.Con"

 

(A) Primo Effetto: FULL!

 

E' un effetto che ho chiamato "Full" perche' contiene, al suo interno, psicometria, telepatia, quadrato magico, previsione ... il tutto con qualche biglietto da visita!

 

NOTA:

Nella descrizione di tutti gli effetti, ho utilizzato il termine "mago" per individuare il prestigiatore/mentalista/esecutore. "Mago" non e' sicuramente il miglior termine, ma e' il piu' 'pratico' da utilizzare.

 

Effetto:

Ecco la descrizione dell'effetto (il testo della presentazione sotto riportato e' solo accennato ed utilizzato soprattutto per descrivere in cosa consiste l'effetto. Naturalmente sono possibili molte altre presentazioni, in funzione dei propri stili e preferenze):

 

Due spettatori sono seduti uno a destra (donna, ad esempio. Supponiamo che si chiami Chiara) e uno a sinistra (uomo, ad esempio. Supponiamo che si chiami Aldo) del mago.

Questi inizia mostrando un mazzo di carte chiuso nel suo astuccio, lo poggia su un lato del tavolo affermando che contiene qualcosa per loro.

Il mago prosegue quindi dicendo che in realta', pensando ai giochi d'azzardo, prima ancora delle carte, risalenti al 1300 circa, erano i dadi a impersonare l'azzardo (gia' tra i romani). E con i giochi di azzardo, cominciarono i bari (dadi truccati, ecc.).

Proviamo anche noi l'azzardo dei dadi, ma cercando di evitare ogni tentazione di barare. Per questa ragione si utilizzeranno dei biglietti da visita, ecco come.

 

Il mago estrae quindi un mazzo di biglietti da visita.

Il mago mostra i biglietti, poi si rivolge ad Aldo (sinistra):

"simuliamo un dado con 6 biglietti. Su ogni biglietto scriviamo un numero da 1 a 6" (come detto, la presentazione e' solo accennata, riportata solamente come supporto nella descrizione dell'effetto).

Il mago, tenendo i biglietti dorso in alto, scrive cosi' i numeri da 1 a 6 sulla faccia dei primi 6 biglietti (quindi capovolgendoli per scrivervi sulla faccia) e li depone, via via, sul tavolo, in vista di tutti.

"Prego, prenda questi sei biglietti. Se vuole li mescoli pure", dice il mago rivolgendosi allo spettatore.

Ripete la stessa cosa con Chiara (destra), utilizzando i successivi sei biglietti del mazzetto (dorso in alto). Mette quindi in disparte i restanti biglietti, perche' non serviranno.

 

Rivolgendosi poi ai due spettatori:

"ora vorrei che ciascuno di voi focalizzasse il proprio pensiero sul numero che lo ispira di piu'; mi raccomando: non fermatevi al primo numero che vi viene in mente, aspettate e decidete con calma: su quale numero puntereste in una ipotetica giocata?"

"Ok, lo avete individuato? Bene. Siete sicuri, veramente sicuri?

Allora posate sul tavolo i due biglietti corrispondenti al vostro numero, uno accanto all'altro, con il numero in basso cosi' che non si possa vedere".

Gli spettatori eseguono quanto richiesto, quindi il mago prosegue:

"Qui ci sono i vostri due numeri preferiti. Nessuno li conosce tranne voi, ma pensate che strana coincidenza sarebbe se aveste in mente proprio gli stessi due numeri, no!?!

Mah, chissa', vedremo! Pero' con voi vorrei provare qualcosa di ancora piu' particolare. Ecco due penne per voi.
Lei
[rivolgendosi a Chiara], immagini di recarsi in un casino' per tentare la fortuna. Con se' ha la sua carta portafortuna, una carta da gioco, di quelle americane - cuori, quadri,fiori, picche - che per lei ha un significato ed un valore particolare. Pensi a questa sua carta e la trascriva sul suo biglietto, sotto il numero da lei pensato.
Lei invece [rivolgendosi ad Aldo] immagini di essere in un momento successivo rispetto a Chiara: lei e' gia' entrato nel casino', ha fatto le sue giocate ed ha vinto! Due stati d'animo diversi, quindi, quelli di Chiara ed Aldo: Chiara in pieno pathos per l'imminente giocata, Aldo sereno e sprizzante gioia per la vincita.

Aldo, lei ha deciso di impiegare questa sua vincita in un viaggio. Un viaggio fantastico, che amerebbe fare. Pensi ad esempio ad un luogo che la affascina in modo particolare: non si limiti all'ovvio, spazi con la fantasia: la mente e l'immaginazione ci danno questa opportunita' unica, sfruttiamola! Riporti quindi il nome di questo posto sul suo biglietto, sotto il numero da lei pensato".

Gli spettatori eseguono quanto indicato dal mago (scrittura sui biglietti della carta da gioco [Chiara] e del luogo [Aldo]); contemporaneamente, anche il mago prende un piccolo cartoncino quadrato e scrive qualcosa su di esso, senza far vedere cio' che sta scrivendo. Fatto cio', posa il cartoncino dorso in alto e dice: "ok, tutto e' fatto!".

Il mago continua quindi dicendo: "Fatto? Bene. Ora disperdete i vostri due biglietti nei vostri due mazzetti ... e poi ricomponete i 12 biglietti in un solo mazzetto e mescolate ancora. ... Ora posate il tutto sul tavolo, dorso in alto. Molto bene."

 

"E dunque in questo mazzetto di biglietti, in qualche punto che nessuno conosce, sono custoditi i pensieri, le preferenze e la volonta' di Aldo e Chiara; abbiamo spinto Aldo e Chiara a scavare nella loro mente ed a fissare alcune loro passioni, se pur su aspetti molto particolari: dei numeri, un luogo, una carta da gioco. Proviamo ora a compiere, tutti insieme, un'esperienza mentale totale".

(primo effetto: localizzazione del biglietto della spettatrice)

Il mago stende a nastro i 12 biglietti sul tavolo, ben distanziati.

Si rivolge quindi a Chiara: "cominciamo concentrandoci su di lei. Afferri il polso della mia mano e si concentri sul suo numero. Pensi solamente al suo numero. E' il suo numero preferito, ci pensi intensamente e la sua mente ci guidera'!".

Il mago ondeggia con il suo dito indice sui dodici biglietti, guidato dalla mano della spettatrice che gli afferra il polso.

Il dito si posa quindi su un biglietto, che e' portato in primo piano rispetto agli altri. Questi sono quindi ricomposti in un mazzetto.

Il mago preleva, sempre di dorso, il biglietto di Chiara e lo capovolge verso il pubblico chiedendo a Chiara se effettivamente e' il suo numero.

Applauso per il primo effetto: localizzazione del biglietto dello spettatore.

(secondo effetto: previsione della carta della spettatrice)

Il mago prende il biglietto di Chiara e commenta:

"E dunque, il suo numero preferito e' il 4. Come mai? Ha un significato particolare per lei? Beh, visto la forza e la decisione con cui la sua mente ha guidato la mia mano, sicuramente non e' un numero comune per lei.

Ma, guardando il suo biglietto, vedo che la sua carta preferita e' il 7 di Fiori. Come mai? Questa carta ha un significato particolare o e' la prima che le e' venuta in mente?

La prima che le e' venuta in mente?! Beh, in ogni caso io non darei nulla per scontato e invece mi chiederei: come mai, tra 52 carte, mi e' venuta in mente proprio il 7 di Fiori? Nulla accade per caso!" Naturalmente la presentazione va adattata alla risposta di Chiara.

"Vede, ieri sera pensando a questo momento io ho avuta nitida l'immagine di una carta. E cosi' ho voluto seguire questa mia intuizione ed ho capovolto questa carta all'interno del mazzo. Il mazzo e' quello che dall'inizio di questo esperimento e' rimasto davanti ai vostri occhi".

Il mago nel dire questo prende il mazzo di carte e lo estrae dall'astuccio.

Mostra tutte le carte di faccia tranne una. La capovolge: e' il 7 di Fiori!! Naturalmente la presentazione dovra' sottolineare opportunamente questi momenti.

(terzo effetto: quadrato magico)

Il mago prende ora il cartoncino sul quale, nelle fasi iniziali dell'effetto, aveva trascritto alcune sue sensazioni. Lo maneggia sempre con la faccia in basso.

Ricapitolando brevemente quanto accaduto, riporta sul dorso del cartoncino il numero preferito di Chiara (4). Chiede quindi ad Aldo quale sia invece il suo numero, quello che gli ha fatto vincere quella fantastica vacanza che ora lui ha in mente. Ipotizziamo che il numero di Aldo sia il 3.

Il mago scrive quindi il numero 3 accanto al 4, formando cosi' il numero 43.

Il mago sottolinea l'assoluta libera' con cui questi pensieri (i due numeri) sono stati prodotti da Chiara e Aldo, cosi' come, di conseguenza, la composizione del numero 43 con questo metodo e' stata totalmente "fear" (addirittura si e' determinato questo numero con il concorso di due persone).

Il mago prosegue:
"Io, prima ancora che tutto cio' avvenisse, ho riportato sulla faccia di questo cartoncino alcune mie impressioni. E' stato un fiume di sensazioni, che ho trascritto in maniera quasi automatica, come in trance. Eccole". Il mago capovolge il cartoncino: il cartoncino riporta un quadrato magico:
"Vediamo ... tutti questi numeri, eppure non mi sembra ci sia il vostro 43. Che significato potranno quindi avere, tutti questi numeri?"

Il mago spiega brevemente il senso dei quadrati magici (lo fara' in funzione del tipo di presentazione adottato) e quindi rivela come la somma dei numeri in orizzontale, in verticale, in diagonale, agli angoli, ecc. dia sempre e solo 43!!

(quarto effetto: telepatia)

"Interessante, no?", prosegue il mago.

"C'e' pero' ancora qualcosa che sta aleggiando in una dimensione particolare, e questo qualcosa e' custodito nella mente di Aldo. Si tratta di un suo pensiero. Un pensiero suscitato qualche minuto fa e che nessuno ancora conosce: si tratta del luogo - una citta', un paese, un lago, una regione, chissa' - prescelto da Aldo per passare una fantastica vacanza.

Ed allora, Aldo, vorrei che ora lei mettesse in azione la sua immaginazione, le chiedo uno sforzo mentale.

Immagini di dirigersi in volo verso questa meta; lei e' completamente rilassato, pronto a godersi un week end da sogno. Sta avvicinandosi ....ecc.ecc.": la presentazione verra' modulata in funzione del luogo pensato da Aldo (e che, naturalmente, il mago conosce - ved. Spiegazione-), cosi' da suscitare immagini in grado di incuriosire senza pero' anticipare (di fatto svelnadolo) il nome del luogo.

Dopo questi brevi cenni, il mago prende il cartoncino utilizzato per il quadrato magico e vi scrive qualcosa.

Chiede quindi ad Aldo di rivelare per la prima volta il pensiero del suo luogo.

Il mago mostra quindi a tutti il cartoncino: riporta esattamente il nome del luogo pensato da Aldo!!

 

Spiegazione:

 

(primo effetto: localizzazione del biglietto della spettatrice)

 

Considerando il funzionamento del mio set di biglietti da visita, la spiegazione dovrebbe essere evidente:

i primi dodici biglietti sono ordinati secondo la logica del mio set di biglietti (ossia: due sotto-gruppi di sei, con i codici in sequenza dall'1 al 6 a partire dall'alto); e' bene che il mazzetto di biglietti sia composto da piu' di dodici biglietti (io vi aggiungo altre due serie complete del mio set di biglietti).

Si segue quindi quanto descritto nella parte "Effetto".

 

Scrivendo sui biglietti i numeri in sequenza dall'1 al 6, ci sara' quindi corrispondenza tra numero scritto sulla faccia e codice segreto presente sul dorso di ciascun biglietto. In tal modo, quando Aldo e Chiara depongono i loro due biglietti (contenenti i loro numeri preferiti) sul tavolo, il mago viene a conoscenza del valore dal codice presente sul dorso.

 

Una sottigliezza che mi piace sottolineare e' questa:

quando Chiara e Aldo riposano sul tavolo i due biglietti con i numeri scelti, il mago commenta brevemente la scelta, parlando anche dell'eventualita' che possano essere gli stessi numeri (se cosi' fosse, sarebbe poi un punto in piu' da giocarsi piu' avanti). Subito dopo il mago introduce il tema della carta da gioco e del luogo (ved. "Effetto"): si noti (ved. "Effetto") che il mago introduce le penne, parla della carta da gioco portafortuna, del luogo, ma non dice a Chiara e Aldo di riprendere i biglietti posati sul tavolo. Probabilmente e' solo uno scrupolo eccessivo, ma non mi va di trasmettere l'idea che il posare i due biglietti sul tavolo sia stata un'azione inutile (in realta' utile solo al mago per conoscere i numeri scelti dai due spettatori ... ma questo, in ottica pubblico, e' spreco, non valore!), cosi', in questo passaggio, non faccio alcun riferimento esplicito ai due biglietti; quando poi il mago dira' "scrivete i vostri pensieri sui vostri biglietti" (ved. amplius "Effetto"), sara' spontaneo per Chiara e Aldo riprenderli dal tavolo.

 

Seguendo ancora i passi riportati in "Effetto", il mago localizza il biglietto con il numero (e la carta da gioco) di Chiara; si noti che egli riuscira' a distinguere il biglietto di Chiara (numero 4, nell'esempio), rispetto al biglietto numero 4 del mazzetto di Aldo grazie alla differente codifica dei due sotto-gruppi di sei biglietti (si veda, per eventuali chiarimenti, la parte iniziale, dove e' descritta la struttura del mio set di biglietti da visita): se non ci fosse questa possibilita', il mago rischierebbe di prendere si il biglietto numero 4 (nell'esempio), ma quello senza la carta da gioco (e pertanto sarebbe evidente a tutti che in realta' quello non e' il biglietto di Chiara!)

 

Importante: a questo punto, nel mostrare a tutti il biglietto di Chiara, il mago viene a conoscenza del nome del luogo scelto da Aldo.

Cio' avviene utilizzando una tecnica ben descritta ad esempio da Larry Becker in Stunner! Plus!, precisamente nell'effetto "Sneak Thief". Eccola, in breve:

il mago ha appena isolato il biglietto di Chiara rispetto agli altri (tutti i biglietti sono dorso in alto).

Egli raccoglie quindi i restanti undici biglietti e ricompone il mazzetto; nel far questo, lascia come ultimo (in fondo) il biglietto di Aldo (naturalmente, il mago e' in grado di individuare questo biglietto grazie al codice sul dorso). Questo mazzetto di biglietti e' tenuto con la sinistra.

Il mago prende quindi con la mano destra il biglietto di Chiara (sempre dorso in alto) e lo poggia - sia pur parzialmente - in cima al mazzetto (esattamente, il lato corto inferiore del biglietto e' poggiato a meta' circa del dorso del primo biglietto del mazzetto. Il biglietto e' tenuto, leggermente inclinato in avanti, con il pollice sul dorso e le altre dita - indice e medio - sulla faccia).

Ora avvengono due azioni in contemporanea:

-la destra inizia a capovolgere il biglietto di Chiara: a questo scopo, la mano ruota indietro ed il biglietto si inizia a capovolgere facendo perno sul lato corto inferiore poggiato nel mazzetto

-la sinistra inizia a capovolgere in avanti il mazzetto, portando i dorsi verso il pubblico.
 

Al termine di questa duplice e contemporanea azione, il biglietto di Chiara sara' rivolto di faccia verso il pubblico (mostrando quindi il numero e la carta da gioco scritta da Chiara sul biglietto), in posizione verticale e dietro vi sara' il mazzetto di undici biglietti con il dorso verso il pubblico.

In tal modo, mentre il mago mostra a tutti il biglietto di Chiara, puo' vedere il fondo del mazzetto, in cui c'e' proprio il biglietto di Aldo con la faccia rivolta verso il mago: in questo flash, il mago legge il nome del luogo scelto da Aldo. E' un attimo, ed e' micidiale!

 

Un'alternativa puo' essere questa:

il mago ricompone sempre il mazzetto di undici carte come descritto sopra ma, anziche' prendere lui il biglietto di Chiara, lo fa capovolgere lentamente dalla stessa Chiara. Mentre lei esegue questa operazione (e tutta l'attenzione e' rivolta a quell'azione), il mago si gira leggermente di traverso (come a voler dire di non voler vedere cio' che sta per accadere) e, nel far questo, inclina leggermente il mazzetto e adocchia l'ultimo biglietto: si tratta ovviamente di un attimo, ma sufficiente.

Una dimostrazione video di cio' e' ad esempio fornita da Marc Spelmann nel DVD "The Initiated" (effetto "Business Confidential").

Per quanto mi riguarda, preferisco di gran lunga il primo metodo.

 

 

(secondo effetto: previsione della carta della spettatrice)

 

La previsione della carta e' effettuata semplicemente con un invisible deck.

 

 

(terzo effetto: quadrato magico)

 

Conoscendo il valore dei due numeri, il mago puo' costruire il suo quadrato magico.

Per la costruzione del quadrato magico, esistono moltissimi riferimenti bibliografici. Uno per tutti e' "Paramiracles" di Ted Lesley.

Come? Come?!?: non avete studiato questo volume? E allora perche' state leggendo questo scritto?!?

Se i numeri scelti non consentono di costruire un quadrato magico (ad esempio, se combinandoli insieme non si puo' ottenere almeno 23, non sara' possibile costruire il quadrato magico nella forma ideata da Royal V. Heath in Greater Magic, citata dallo stesso Lesley in Paramiracles), si potra' optare per una semplice previsione dei due numeri trascritta nel cartoncino, ma indubbiamente l'effetto perde di forza. Si tratta comunque di un'evenienza molto rara!

 

 

(quarto effetto: telepatia)

Per quanto detto prima, la spiegazione di questa parte dell'effetto non necessita di ulteriori dettagli. Solo seguire la parte "Effetto" e impiegare al massimo la propria shomanship.

Mi piace pero' far sottolineare un aspetto: il lasso temporale intercorrente tra il momento dell'"occhiata" (addirittura collocato durante il "primo effetto") e la rivelazione del luogo di Aldo fara' acquisire a questo ultimo effetto una forza eccelsa: in questo quarto effetto il mago non parlera' piu' del biglietto scritto da Aldo con il nome della citta' (non avra' piu' bisogno di citare il biglietto!), bensi' si riferira' esclusivamente al "pensiero di Aldo"; il pubblico addirittura finira' per dimenticare che il nome di questo luogo sia stato scritto e il tutto apparira' come un'autentica lettura del pensiero!

 

 

VIDEO:

Proprio dalla visione di questo video, ho apportato alcune delle correzioni/sottigliezze sopra descritte.

 

 

 

 

(B) Secondo Effetto: GENETICAMENTE MODIFICATO!

 

 

Sintesi dell'effetto (con spiegazione):

 

Il mago prende i primi 6 biglietti di un mazzo di biglietti da visita (un sotto-gruppo completo del mio set di biglietti) li gira di faccia e chiede agli spettatori 6 nomi di citta' (o altro) scrivendoli sulla faccia di ciascun biglietto. [Nel far questo il mago memorizza la sequenza/abbinamento numero del biglietto-citta'].

I biglietti sono ora faccia in alto sul tavolo.

Il mago dice che scrivendo il nome di una citta' (come di qualsiasi altra cosa) su un biglietto, questo assorbe parte dei sapori, del 'vissuto' di questa citta', e' come se ricevesse una sorta di impronta invisibile.

Il mago prende quindi altri 6 biglietti bianchi dal mazzetto di biglietti (e' il secondo sotto-gruppo completo del mio set di biglietti). Spiega come questi altri 6 biglietti, essendo ancora 'vergini', non hanno alcuna impronta, non sono ancora "intrinsecamente modificati".

Il mago viene quindi bendato (vero bendaggio!).

Una volta bendato e girato di spalle, gli spettatori dovranno decidere quale biglietto con il nome di citta' dovra' essere messo nel mazzetto 'vergine'; questo e' quindi mescolato dagli spettatori e riposto sul tavolo: cosi' sul tavolo c'e' ora un mazzetto di 7 biglietti in cui uno solo, tra essi, e' "geneticamente modificato".

Il mago torna a girarsi verso il tavolo e, ancora bendato, si fa consegnare il mazzetto dei 7 biglietti.

Afferma quindi di aver sviluppato una particolare sensibilita' nel percepire questi "cambi di stato delle cose e della materia"; nello spiegare questi concetti, sfila portandolo al primo posto il biglietto con la citta' (cio' e' possibile grazie alla logica del mazzo conico descritta all'inizio) e mescola casualmente portando all'interno del mazzetto questo biglietto (memorizzando la posizione).

Comincia quindi lentamente a deporre sul tavolo, uno ad uno, i sette biglietti. Concentrazione e pathos. Quando arriva alla posizione nota, sa che quello e' il biglietto con la citta'. Titubante (magari prima facendolo con un altro biglietto, per poi tornare indietro) lo depone a parte e prosegue con i restanti biglietti (per essere sicuro).

Ora quindi ci sono 6 biglietti in una pila ed un biglietto da solo.

Il mago dichiara che secondo lui (grazie alla sua sensibilita' sviluppata con lungo esercizio) quello dovrebbe essere il biglietto "geneticamente modificato".

Si toglie quindi la benda e chiede ad uno spettatore di verificare, senza pero' mostrare o rilevare il nome della citta'. Nel dire questo, adocchia il dorso di questo biglietto e, cosi' facendo, e' anche in grado di sapere il nome della citta' (ricordiamoci infatti che prima, all'inizio, il mago aveva memorizzato la sequenza-corrispondenza "numero-citta'").

Non appena adocchiato il numero si gira di lato e lo spettatore conferma che quello e' proprio il biglietto con il nome della citta'.

Ora il mago chiede pero' allo spettatore di concentrarsi anche sul nome della citta', prende quindi un cartoncino e ... il resto e' showmanship per rivelare il nome della citta'!!

 

NB: se e' difficile memorizzare una sequenza di 6 citta' (perche' casualmente scelte dallo spettatore), si possono utilizzare elementi che hanno una logica in sequenza, ad esempio: giorni della settimana, prima 6 mesi dell'anno, primi 6 segni zodiacali, ecc. (ovviamente modulando la presentazione in base alla tipologia di elementi scelti).

 

Questo effetto, pertanto, sfrutta entrambi i principi del mio set di biglietti da visita.

 

 

 

(C) Terzo Effetto: TRANSPOSITION!

 

Effetto e Spiegazione:

 

Il mago mostra un mazzetto di biglietti da visita [e' un sotto-gruppo completo del mio set di biglietti).

Ne fa prendere uno sul quale fa scrivere, mentre lui e' girato, qualcosa (disegno o altro ancora). Sempre mentre e' girato, lo spettatore mescola i biglietti incluso quello con il disegno. Biglietti composti in un mazzetto dorso in alto sul tavolo.

Il mago li prende e, mescolandoli ancora, dice che ora nessuno puo' sapere dove sia quello con il disegno (in realta' il mago lo puo' riconoscere dal contrassegno sul dorso).

Chiede quindi ad un secondo spettatore di concentrarsi e, via via che il mago fa passare uno ad uno i biglietti tra le mani, deve cercare di percepire quale e' quello con il disegno. Lo spettatore dice stop. Il mago ricompone il mazzo lasciando in alto (primo dall'alto, dorso in alto) il biglietto indicato dallo spettatore. Nel far cio' porta al secondo posto il biglietto con il disegno (NB: se lo spettatore indovina, finish cosi'!!!. Se non vogliamo che indovini, portiamo, mentre mescoliamo, il biglietto col disegno al primo posto).

Doppia presa e si mostra come lo spettatore abbia  indovinato. Si rigira il biglietto (in realta' due) sul mazzo e si fa firmare questo biglietto sul dorso (che sembra quello con il disegno, in realta' e' uno qualsiasi).

 

Si mescolano nuovamente i biglietti, portando al primo posto dall'alto (dorso in alto) il biglietto con il disegno ed al secondo posto quello con la firma: in tal modo, prendendo i due biglietti come uno, sembrera' un biglietto normale. Naturalmente in questa fase non bisogna far vedere come e' composto il mazzetto (la sequenza con al secondo posto il biglietto firmato sul dorso).

Il mago dice che questa volta sara' lui a provare a disegnare qualcosa: egli prende quindi il primo biglietto del mazzetto (in realta', con una doppia presa, ne prende due) e fa un disegno sulla sua faccia (in realta', si tratta della faccia del secondo biglietto), poi lo firma sul retro (firma del primo biglietto).

Ora mescola i biglietti dorso in alto, li fa mescolare ad uno spettatore pregandolo poi di recuperare i 2 biglietti firmati. Fa ricordare cosa c'era in quello con la firma del signore e quindi ...trasposizione del disegno!!!!

 

 

 

 

(D) Quarto Effetto (solo video): OPEN MIND, OPEN HEART, OPEN WILL

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