Il Tuo Carrello

La Voce della Sibilla

Premessa:

Questo esperimento e’ uno dei miei preferiti. Questo perche’, a mio avviso, e’ un giusto mix fra Reading efficace ed effetto di Mentalismo. Inoltre, l’effetto e’ automatico, e questo fa si’ che ci si concentri esclusivamente sulla lettura delle carte e, soprattutto, della persona che si ha davanti. e’ interessante, a mio avviso, lo strumento utilizzato: il mazzo delle Sibille. Questo mazzo e’ formato da cinquantadue carte, e ogni carta e’ contraddistinta da un seme (per es. picche, cuori, fiori o quadri) e un valore (da 1 a 13) diverso, oltre che da un’immagine e un significato specifico. Ora non staro’ a descrivere il significato di ogni singola carta, sia perche’ e’ facile trovare queste informazioni su internet e testi specializzati, sia perche’ non e’ mia intenzione influenzare la chiave di lettura unica e personale che ogni Reader dovrebbe acquisire con la propria esperienza. Ora, pero’, passiamo ai fatti.

Effetto:

Il Mentalista mostra il mazzo di carte allo spettatore, dicendogli che esso rappresenta il suo destino. Dato che “ognuno di noi e’ artefice del proprio destino (io dico cosi’, ma ognuno puo’ gestire la presentazione come meglio crede), il mazzo e’ consegnato allo spettatore, il quale e’ invitato a mischiare le carte. Una volta fatto cio’, il Mentalista chiede allo spettatore di concentrarsi per un istante e selezionare istintivamente tre carte, di dorso, in modo tale da non poterle vedere. Quando lo spettatore ha eseguito le istruzioni, gli si chiede di disporre le carte – sempre di dorso – da sinistra verso destra, sulla parte del tavolo piu’ vicina al corpo (quasi al bordo). Una volta fatto questo, il Mentalista chiede allo spettatore di concentrarsi ancora e selezionare altre tre carte, ma questa volta cercando di percepirvi una vibrazione particolare o una sensazione diversa dalle altre. Fatto questo, gli sara’ chiesto nuovamente di disporle da sinistra verso destra, ancora di dorso, sulla fila direttamente superiore alle prime tre carte. Fatto questo, lo spettatore e’ invitato a concentrarsi un’ultima volta e scegliere altre tre carte seguendo un ragionamento logico, che potrebbe essere il perpetrarsi di una sequenza numerica, o il seguire le cifre di una data di nascita particolare. Selezionate le tre carte, s’invita lo spettatore a disporle sulla fila superiore a quelle scelte in precedenza, ancora di dorso. Il risultato finale di questo procedimento sara’ un quadrato “3 x 3” strutturato nella maniera che segue (le “X” rappresentano le carte):

X     X     X                carte scelte secondo la ragione

X     X     X                carte scelte con il cuore

X     X     X                carte scelte d’istinto

A questo punto, si chiede allo spettatore se ritiene di essere una persona che affronta la vita d’istinto (si indicano le carte della fila piu’ in basso), col cuore (si indicano le carte della fila centrale) o secondo la ragione (si indicano le carte della fila piu’ in alto). Fatta la scelta (e, quindi, selezionata la fila corrispondente), si chiedera’ allo spettatore se vuole indagare qualcosa del proprio passato (si indica la prima carta, a sinistra), del proprio presente (si indica la seconda carta, centrale) o del proprio futuro (si indica la terza carta, a destra). Secondo quest’altra scelta, si chiedera’ allo spettatore di guardare la carta che corrisponde a cio’ che vuole indagare e d’imprimerla nella propria mente. Fatto cio’, si chiede allo spettatore di formare con queste carte un mazzetto, e di collocare la carta appena vista in cima ad esso (lo spettatore ha costruito quindi un mazzetto di nove carte con in cima la carta scelta: questo e’ il presupposto base per poter compiere l’effetto).

Ora si chiedera’ alla persona di mettere le altre carte del mazzo sopra il mazzetto appena formato. Lo s’invitera’ a mischiarle ancora una volta, prima di metterle sopra il mazzetto, se lo desidera… dopotutto si tratta del suo destino.

La prima fase e’ conclusa. Lo spettatore ha di fronte a se’ l’intero mazzo, ricostruito seguendo le proprie scelte. A questo punto e’ necessario porre una questione chiave per il proseguimento del Reading, in base a uno dei tre casi che possono essersi verificati:

1.      Lo spettatore ha chiesto di indagare il proprio passato. In questo caso, non sapendo quale carta lo spettatore abbia visto, si dice: “La carta che prima ha visto potrebbe rappresentare qualcosa di preciso o di indefinito, per lei. e’ difficile ricordare perfettamente tutto cio’ che abbiamo vissuto prima di arrivare a oggi. Le andrebbe di scavare di piu’ nel suo passato?”

2.      Lo spettatore ha chiesto di indagare il proprio presente. In questo caso, non sapendo quale carta lo spettatore abbia visto, si dice: “La carta che prima ha visto potrebbe rappresentare una situazione che sta vivendo in prima persona o come spettatore. Vuole approfondire il messaggio di quella carta?”

3.      Lo spettatore ha chiesto di indagare il proprio futuro. In questo caso, non sapendo quale carta lo spettatore abbia visto, si dice: “La carta che prima ha visto potrebbe rappresentare un evento auspicato o uno scenario da evitare. Cosa rappresenta per lei? [Lo spettatore risponde]. Bene, vuole scoprire cosa ci consigliano le carte in merito?”

N.B. le frasi che ho scritto possono, come ovvio, essere rivisitate come ognuno desidera. L’importante e’ capire come condurre il Reading in base a quanto scelto nella fase propedeutica. In linea generale, oltre a porre il quesito chiave, si puo’ accompagnare lo spettatore nella risposta, rivelando genericamente il significato intrinseco di ogni seme (In breve: seme di picche = ostacolo da affrontare, seme di cuori = legami affettivi, seme di fiori = le azioni e il successo, seme di quadri = denaro e ricchezze impreviste).

A questo punto il Mentalista prende in mano il mazzo di carte e si concentra, dichiarando che si apprestera’ a interrogare i quattro semi che governano le carte. Sottovoce, prendendo le carte dalla cima del mazzo, a una a una, e mettendole sul tavolo di faccia, una sopra l’altra, iniziera’ a contare: “dieci, nove, otto…” fino a che il numero espresso combaci col valore della carta stessa (per esempio, se il Mentalista dice “sette” e la carta che sta mettendo sul tavolo riporta quel valore – es. 7 di fiori – il Mentalista si fermera’ su quella carta). La stessa procedura si ripete per altre tre volte, andando a formare cosi’ un totale di quattro mazzetti (come il numero dei semi).

N.B. se il Mentalista, nel mettere giu’ le carte, arriva fino all’uno, senza che ci sia una carta che combaci al numero espresso, dovra’ prendere un’altra carta, di dorso, che copra il mazzetto (la cosa si puo’ giustificare, dopo che si sono formati i quattro mazzetti, dicendo che non tutti i semi possono rispondere al quesito posto).

Sulla base delle carte poste in cima ai quattro mazzetti che si sono formati, si andra’ ad esplorare il significato della carta scelta inizialmente dallo spettatore (che il Mentalista ancora non conosce!). Effettuato il Reading su queste carte, il Mentalista fara’ notare allo spettatore che esse hanno un valore numerico ben preciso, e fara’ la somma dei valori esposti (per esempio, se sul tavolo c’e’ un “7 di fiori”, un “8 di picche”, un “9 di cuori” e una “asso di quadri”, il valore complessivo sara’ “25”).

A questo punto si chiede allo spettatore di concentrarsi di nuovo sulla carta iniziale.

Il Mentalista consegna allo spettatore il mazzo di carte rimasto e gli chiede di scoprire, insieme a lui, a quale carta corrisponde la numero “n” (nel nostro esempio, la venticinquesima carta). La carta “n” sara’ quella scelta inizialmente dallo spettatore. A questo punto, “chiuso il cerchio”, si potra’ completare la seduta, cercando di stressare la “coincidenza” della carta pensata inizialmente attraverso il Reading stesso.

Consigli:

Visto che fare Reading e’ una cosa delicata, io consiglierei, almeno le prime volte, di non mettere la cosa giu’ troppo seriamente. Si puo’ fare del Reading “leggero”, per testarsi. Ovviamente, se avete gia’ molta esperienza di Reading, potete gestire la cosa come meglio credete. Qui ho voluto piu’ che altro dare degli input nuovi. Innanzitutto, l’utilizzo di un mazzo che non viene mai considerato e, in secondo luogo, il principio automatico sottostante. Un altro consiglio che sento di dare in merito all’effetto, che puo’ sembrare scontato, e’: quando lo spettatore vedra’ che la carta corrispondente al numero “n” e’ proprio la carta che ha memorizzato all’inizio, siate naturali: comportatevi come se fosse la cosa piu’ naturale del mondo. Voi credete nelle carte, quindi per voi e’ normale che le carte avrebbero rivelato, attraverso i numeri, in quale posizione del mazzo fosse la carta pensata.

Conclusioni

Che dire, spero questo effetto vi sia piaciuto!

Alex Le Fanu


L’ effetto proposto da Alex le Fanu, e’ di certo tra i migliori effetti che un Mentalista deve avere in repertorio. Il motivo e’ dovuto al fatto che in questo genere di effetti non si manifesta la bravura del performer ma si parla allo spettatore Di LUI!!! Nulla colpisce di più le persone quando si sentono loro i protagonisti ed il metodo molto semplice ( assolutamente non banale) da applicare e la chiara spiegazione di Alex Le Fanu ne fanno un esperimento di sicuro impatto. Complimenti! Gabriele Rossi

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