Mosaic

Volume di oltre 460 pagine, rilegato, illustrato graficamente. La magia da vicino, a contatto con il pubblico, quella bella, quella che affascina, diverte e stupisce e sorprende. Quella dei grandi di un tempo, a cominciare con Vernon per passare a Ramsay e arrivare magari a Leipzig o Garcia più recentemente. La microcartomagia, close up, o come vogliate chiamarla, che mescola oggetti comuni, carte, palline, monete, manipolazioni, tecniche e gimmick, saggiamente accompagnate da presentazioni accattivanti con classe ed eleganza (ci rendiamo conto che siano qualità troppo “vintage”), quella che ha come ultimo beneficiario lo spettatore dal vivo (e non quello che si trova oltre uno schermo, qualunque esso sia) e che purtroppo è portata avanti ormai da sempre meno prestigiatori (tra i pochi ci viene in mente Aurelio Paviato che non per niente è qui presente). Ecco quello che troverete tra le pagine di questo libro. Se poi siete interessati ai particolari si può dire che si inizia con le monete, il tappo e il cilindro di cuoio, per proseguire con uno spellbound o una open prediction, magari vi potrebbe piacere di più un qualcosa con i dadi e, come potrebbero mancare, i bussolotti o una sorprendente interpretazione dei tre gusci di noce. Apre il tutto la prefazione di Roberto Giobbi, svizzero come l’autore e, per dirla con Orson Welles, ai cioccolatini e orologi a cucù, possiamo aggiungere Christian Scherer.